Fiabe per orchi è un diario di bordo dei miei venti e qualcosa anni: è stato scritto tra la fine dell'università e si è concluso durante la mia permanenza a Londra. Se avete bisogno di una data, direi tra il 2005 ed il 2009. Se avete bisogno di un'età, vi dico che sono nata nel 1977: i calcoli fateli voi che a me non vengono bene.
A me viene bene pensare, osservare, scrivere, fotografare.
Fiabe per orchi sono una serie di istantanee narrative di quegli anni: come ogni cosa nasce per caso, o forse per la necessità di esprimermi attraverso molteplici linguaggi. Il progetto è finito: ho dato una nuova veste grafica al contenuto per restituirgli visivamente la dignità che merita. E poi, è una deformazione professionale e di vita: cercare di abbellire qualunque cosa.
Se vi state chiedendo perché Fiabe per orchi, la risposta è molto semplice: come le fiabe, ogni scritto porta con sé messaggi ed opportunità di riflessione. Non si parla di principesse. Si parla di orchi e di lati oscuri, come l'anoressia, come le relazioni, come le riflessioni filosofiche: cose di cui non si parla spesso in questo modo. C'è spazio anche per frammenti di quotidianità che descrivono un contesto. Il tutto alleggerito da una buona dose di ironia, incisività e a volte, quando necessario, provocazione.
Fiabe per orchi è stato il mio primo figlio, di cui vado dannatamente orgogliosa per il coraggio, l'audacia e la profondità con cui l'ho scritto.
PS, ad onor del vero, il naming è stato trovato da mia sorella Sara. Eravamo in albergo in Egitto e stavamo aspettando la partenza dell'aereo che era stata posticipata a tarda notte. Indaffarata con la mia Moleskine nera, un tizio (uno dei tanti squinternati che attiro) si è avvicinato chiedendomi se scrivessi fiabe. Sara, pur non sapendo esattamente cosa io stessi scrivendo, gli rispose: "Sì! Fiabe per orchi!"
Love,
MAdd ❤
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