DEL SIMBOLISMO DEL CORPO

Segni su un corpo che diviene veicolo per un messaggio decifrabile. In un’ambivalenza segni e corpo divengono un simbolo ampliando i rispettivi significanti e significanti. Schiudendo. Uno spiraglio, una canalizzazione per una sofferenza latente che per non compromettere l’esistenza dell’individuo, della persona, vuole e deve emergere e manifestarsi. Con tutto il suo vigore e la sua invocazione intensa. Non è uno strido di resa, è un grido di battaglia; anche se sommesso come uno spiro, vuole manifestare la sua determinazione. Un urlo sul volto di chi osserva, che sovente deficita di attenzione e che quella supplica non ode.

Lacerazioni che dall'anima emergono a trafiggere il corpo come cicatrici di ferite. Un corpo che cerca di perdere la sua definizione, votato all'astrazione ed alla potenza, nella sfida di superamento della contingenza e nella ricerca di una trascendenza più vasta che possa sanare e fornire risposte medicamentose.
Ecco la trasmutazione: poco resta di quel che era definito all'origine, con le sue fattezze ed i suoi caratteri primari e secondari dominanti. Avviene la traslitterazione: nessun confine delineato, tutto è mellifluo. Una perdita di definizione che diventa illusoria: un equilibrio che tale non è.
Fertili invece sono le riflessioni su questo paradosso. Assolutamente personali.

Ognuno scavi nel suo per potersi ritrovare. E per potere comprendere l’alterità.

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