Esattamente quattro anni fa, ero su un aereo con il cuore in mano, una voragine in petto e gli abiti intrisi delle mie stesse lacrime.
La mia anima era stata sradicata a forza dalla sua dimora. Una mano ancestrale ci si era fiondata e con una forza sovrumana l’aveva estirpata.
O forse, più semplicemente, mi era stato dimostrato, che a dispetto di quanto pensassi, ne possedevo una.
Nessun commento:
Posta un commento