INTERMEZZO, Parte XI

Questa notte ho sognato l'Innominabile. Sveglia, con ancora il calore della sua mano dentro la mia. E con le pliche ed i sentieri ancora segnati da tale dolce e decisa morsa che dal semplice amante sembrava spingersi simbolicamente oltre, fino a giungere quasi a presenza, appartenenza e protezione. Sogno che mi lasciò abbastanza basita e perplessa: in primis per la nitidezza e la vividezza dello stesso, sia al momento che a fortiori.

Ma soprattutto per il gesto.

Dell'Innominabile. penso di avere avuto di tutto, infilato in ogni dove, fuorché una mano nella mano.

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