EPISTOLARIO METROPOLITANO - A ignoto X

Mi chiedo, quale meraviglia, e al contempo terrore, sia essere in mezzo all'oceano nel cuore della notte. Buio pesto. La forza dell'universo sopra e quella della terra sotto di te. Acqua a perdita d'occhio. Acqua nera, cosmogonica. Terreno fertile per germogli Zen. Quale meravigliosa esperienza hai avuto la fortuna di poter vivere. L'hai voluta veramente, ed è arrivata. Splendido.

So dell'acqua: mi rigenero con essa, ed io quello sono. So del fuoco: tormenta le mie viscere e brucia la mia anima. La notte, mi sveglio in un lago di sudore. Madida. Incredibilmente viva e pulsante. Una notte ho sentito il mio stesso ardore: così vicino al volto da sentirmi scottare. Sublimato per sortilegio in energia e passione. Sono felicissima di sapere che stai bene. Un abbraccio serrato.

Nessun commento: