GIOCHI D'AZZARDO

E' ironico, come da quando io mi sia seduta a guardare lo sfacelo ed il declino che mi circondano, come spettatore incredulo, sul labile confine tra l'indignazione ed il divertimento grottesco, le cose abbiano iniziato a modificarsi. Non certo prima di avere combattuto una estenuante guerra, inconsapevolmente persa in partenza. Di un esercito da affrontare di cui non ho considerato la temibile arma che possedeva: l'ignoranza abissale e permeante. In merito a questo non c'è molto altro da dire: persino troppe parole sono state spese con conseguente dispendio ed estinzione di energie.

E' una serata di cambiamento anche questa Londinese. Ho scoperto ed oggi si è ridestato qualcosa che temevo invece perso, irraggiungibile e sepolto sotto metri di esistenza. Qualcosa che ritenuto talmente remoto non avevo preso in considerazione potesse invece ed invero risvegliarsi. Inaspettatamente.


Un clic dell'incastro sublimato in un sorriso ed in una insolita, paziente attesa. Ho deciso di sedermi, come già detto, non molto tempo fa. Con la tua inconsapevole benedizione, che dietro il tuo vissuto quotidiano che negli anni si è dispiegato nelle situazioni più marginali e di densità intrise, cela una saggezza che fa del superfluo orpello immediatamente estinguibile. Ho visto, ma soprattutto, ho sentito, ciò che per una vita ho cercato con divorante fame, negli occhi, nelle movenze, nelle gestualità e nelle pliche di chi incontravo. Della non contemplazione che fa dell'investigazione solamente pretestuoso dialogare, e dell'espressione di apprezzamento che occhi ciechi ed orecchie sorde non colgono poiché non considerano. Comprendono a posteriori ciò che è il movente celato talvolta scivolando nell'imparzialità aberrante del desiderio.

Ed ancora una volta sono seduta, in questa presa di posizione consapevolmente zen, questa volta con le mie gambe sulle tue. Emergono germogli da questa terra, innaffiati dal ciclo delle stagioni del mio cammino. Per una volta il guerriero non è andato a prendere con violenta e vorace velocità ciò che voleva. Il guerriero si è seduto: questo non vuole dire che sia fermo. Il guerriero sta portando energia equilibrandosi al ciclo dell'universo e risonando con esso. Perché il guerriero ha affinato in questa terra suadente e feroce che l'ha deprivato e messo alla prova ogni minuto della sua permanenza, la tecnica di combattimento che necessitava di perfezionamento, affinché la sua vita potesse ancora, nuovamente, cambiare ed egli potesse essere pronto alla grande guerra con nuovi ed invincibili strumenti contro un nemico che sovente non è nemmeno alla sua altezza, quindi paradossalmente ancora più pericoloso e letale, poiché destabilizza, disorienta e mina colui che crede di essere pronto.

Ed ora che sono seduta, in mezzo al mondo che ci circonda e che ad esso ci amalgama, ho compreso come agire avventatamente mi precluderebbe ancora una volta ciò a cui ho rinunciato per anni.

Sei testimonianza del cambiamento e dell'evoluzione innaffiati del mio stesso sangue, delle mie stesse ferite e di tutti i miei demoni.

Non so quale sarà il colore, l'odore e la sostanza della pelle che mi mostrerai.
E se mai me la mostrerai.
L'unica cosa che so é che ora stiamo entrambi giocando un gioco diverso.
E lo stiamo giocando da professionisti.

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