LONDON MAILING, News da Clapham

Chiedo venia per la latitanza, ma il fiume di cazzi da districare è sempre in piena.
Ho poco tempo da dedicare a me stessa e purtroppo anche a voi, ma cerco comunque di farlo.

Ci tenevo vedeste (coniugato correttamente?) la mia stanza: sta iniziando a prendere forma, nello specifico la mia. Ho trovato un posto fantastico che vende stole, con cui fanno i peluche, a prezzi ragionevoli: questa camera diventerà nel tempo la più kitsch di Londra. Non è facile ma penso di riuscirci. ;)

Le foto purtroppo non rendono nel cromatismo (è di un colore fuxia sgargiante), ma non avevo il tempo di sistemare flash e quant'altro.
Giocate con i cromatismi della vostra creatività. ;)


Quello che vedete sopra il divano è il mio appendiabiti (si scrive tutto attaccato?), alias un chiodo nel muro.
Giacca di pelle più immancabile boa di piume di struzzo.
Idem per gli asciugamani che non si asciugano mai visto la temperatura che in questi giorni è scesa di botto.

Le lenzuola nere costano troppo (ma comunque sempre molto meno che in Italia) per il mio budget odierno. Anche se comunque prima o poi dovrò comperarle dato che queste andranno lavate, e che non posso dormire avvolta negli Scottex. Non ho fotografato ancora il resto della casa, anche perchè ora c'è C. (il biondino/pittore/che lavora nella moda) che si sta preparando la cena (credo una minestra) e non vorrei essere mandata affanculo al volo. Vi posso solo accennare che se camminate a piedi scalzi in cucina, sentite i piedi che appiccicano al pavimento. Diciamo che l'Inghilterra non è sporca, ha solo un concetto di igiene molto più elastico del nostro. Ad esempio ieri sera mi stavo lavando i capelli e ci sono voluti tre shampoo prima che riuscissi ad avere della schiuma in testa. E che l'acqua che scendeva era nera. Senza contare quando ci si soffia il naso e quello che esce è nella stessa cromia.

Lavoro in Camden, vendo calze da donna con una ragazza polacca che ha il mio stesso nome e per conto di un arabo di nome Ahmed (credo sia un po' il nostro Mario Rossi). Massacrante fisicamente ma non intellettualmente. Pagata un cazzo ovviamente ma meglio che nulla. Oltre a questo spedisco CV, mando fotografie ovunque, e non so come, sono riuscita a fare anche un concorso (in realtà mi hanno obbligata a farlo).

I ritmi sono estenuanti e massacranti, perchè le cose da fare sono veramente tante. L'inizio non è facile ragazzi, proprio per un cazzo.

Ribadisco, credo che tutti voi lo sapeste (sempre coniugazione) molto meglio di me, e che in me molto abbia giocato l'incoscienza (il dizionario automatico dice che ci vuole la i ma io ora non ne sono sicura. E menomale che scrivo). Fortunatamente. E molto ha giocato il mio forte desiderio di tornare in questa terra, che veramente tanto mi sta chiedendo (ho finalmente trovato dove impiegare tutte le straripanti energie di cui sono foriera), e che tanto so mi darà. 

Domani sera devo vedere una persona che si occupa di eventi e che forse ha bisogno di qualcuno nella comunicazione.

Ironico, il destino continua a riportarmi a Camden (posto a me tanto caro). Anche ieri che non ho lavorato sono passata di là perchè dovevo ritirare un tavolino da tè che nell'altra sede non avevano. Il dettaglio è che pesava 13 kg e che me lo sono portata a mano da sola. Ma questo è nulla perchè il mio portfolio ne pesava 20. La questione è che il portfolio aveva dei manici: questo era una tavola. Zio caro. Perchè un tavolino da tè, direte voi? Perchè mi serviva una scrivania per lavorare con il mio amore (il Mac ovviamente) MA tutte le scrivanie erano troppo strette per il mio smanettamento di mouse. Quindi la creativa, che si siede sempre per terra e con le gambe incrociate, ha avuto l'illuminazione. Ovviamente in negozio mentre lo stava scegliendo da catalogo: il che ha significato che si è seduta per terra con le gambe incrociate (sotto gli occhi di sicurezza e clienti) per verificare che le sue gambe sotto quel tavolino ci stessero effettivamente (misura spannometrica confrontata con il metro presente sul bancone).

Non ho avuto ancora il modo di comperare la famosa boccia di Tanqueray (con quello che costa ci pago la metro una settimana) (boccia che ogni volta mi guarda dallo scaffale di Sainsbury sussurrandomi "Ti ricordi come sono buona?", che puttana che è...). E nemmeno di sondare vita notturna (a parte quella davanti al Mac a cercare di vendere le mie foto). Volevo uscire a fare un giro sul Tamigi questa sera, alias ora. Non so, mo' vedo. C'è sempre l'effetto Attack/Mac.

I coinquilini sono carini/simpatici/gentili. Il biondino è riapparso oggi dopo tre giorni, mentre l'altro biondino più o meno l'ho sempre visto. Cosa singolare, ora che ci penso, è che non li ho mai visti contemporaneamente. Non sto scherzando. Magari sono la stessa persona... Sento delle urla dalla strada. Mi sa che c'è una partita. Visti gli ultimi episodi di Manchester, magari il Tamigi lo vedo un'altra sera.

Facciamo un po' di messaggi sparsi ora, se non c'è nome chi si deve riconoscere poi comprende leggendo (ogni trattino è un destinatario diverso).

- Le due psicostasie che mancano, donne chiedo venia, ma le farò appena possibile.
- Mia diletta lacerazione, l'hai trovato il costume da sbirro? Guarda che a questa porta devi bussare con quello indosso. ;) E soprattutto a questa porta devi bussare. So che verrai. Hai fatto alte magie ultimamente ;) [è bello vedere il pezzetto di me che a te porti adeso ;)* ]
- Mr Sw, la stola c'è. Come accennato nella precedente conversazione sai cosa ti tocca. ;) E sto giro non scappi. ;)* Mi manchi. Ma ti so e ti sento al mio fianco.

Pausa. Ho capito le urla. Non è un partita. Qui di fianco c'è una chiesa che è anche un centro per sordomuti. Ho visto che ci sono delle macchine quindi ci deve essere un incontro. E i suoni che sento sono parole diversamente articolate (politically correct, eh...).

Altra pausa. Ognuno qui parla inglese come cazzo gli pare. 99% comprendo, 1% sono umana quindi no. Però dico, ma cazzo, ma quelli che balbettano li trovo tutti io?

Continuiamo:
- Chiara, mi saluteresti M. che non ho la sua mail?
- Salutatemi anche il pornodivo della Domenica (JF).
- Fratello, m'han detto che sei in procinto di cambiamenti... ;) Cool! Quando venite qui?
- Sorella poi stanotte come accennato ieri via Skype ti ho sognata (non mi davi la macchina fotografica...) e prenotavo un flight 4 NY. T'aspetto dopo l'Egitto.
- Respect, qui mancano le tue benedizioni impartite con il Long Island.
- T., m'han detto che lì piove: ti sei perso una luna piena meravigliosa. Beh dai, ti ho pensato, quindi un po' è come se l'avessi vista anche tu. ;)
- R., preso domicilio alle Seychelles? Tu odieresti questa città, tanto quanto io la amo, già lo so... ;)

Abbracciate forte forte A. da parte mia. L'ho sentito telefonicamente il giorno dopo ed oggi via sms.

Sento tutto il vostro amore. Veramente.
So che voi sentite il mio. Le cose sembrano non essere mai univoche.

Vi amo. 
E vi aspetto.
MAdd 
LadyLove ;)* 

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